Qualche giorno fa, in presenza dell’ennesimo scempio di alberi in via Cavallotti, nel cuore dell’antica Città Giardino, sempre più ridotta e massacrata da speculazione e nuovi insediamenti edilizi: (un taglio di enormi essenze arboree secolari che costituivano un bosco a fianco della prestigiosa Villa Montesi, con il suo bellissimo parco), decisi tentare di fare qualcosa per bloccare la devastazione (già molti alberi erano stati abbattuti e in quel polmone di verde già era tracciata una strada sterrata, funzionale a raggiungere un edificio diruto sul quale si riverseranno verosimilmente nuovi interventi urbanistici) e telefonai alla Lega ambiente ed all’Ufficio comunale competente (assessorato al Verde pubblico).
L’associazione ecologista candidamente affermava di non avere nessuna possibilità di intervenire, mancano volontari e strutture, mentre l’impiegato comunale confermava che l’abbattimento degli alberi era stato regolarmente autorizzato: tutto questo senza uno straccio di cartello nella recinzione che informasse dei lavori, delle autorizzazioni. Nulla.
Tentai di smuovere ancora la Lega ambiente invitandola a telefonare, come associazione, a contattare l’assessore Ivo Rossi che io conoscevo come storico ambientalista ma fui subito stoppato: non c’è dialogo mi dissero, Rossi non ci parla più e i rapporti con l’Amministrazione comunale fanno rimpiangere quelli esistenti con la Giunta Destro.
Intanto le motoseghe continuavano a ronzarmi nelle orecchie, qualche ora dopo comparve anche un cartello che giustificava l’abbattimento degli alberi e io come cittadino rimanevo lì, impotente ad assistere allo scempio, mentre Città Giardino, nell’indifferenza generale diventa sempre più piccola.
Sergio Resente, Direttivo CITTADINI ATTIVI, referente per Due Carrare