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RASSEGNA STAMPA

n. 1107 del 20/04/2007

CITTÀ GIARDINO, LO SCEMPIO INESORABILMENTE CONTINUA

Qualche giorno fa, in presenza dell’ennesimo scempio di alberi in via Cavallotti, nel cuore dell’antica Città Giardino, sempre più ridotta e massacrata da speculazione e nuovi insediamenti edilizi: (un taglio di enormi essenze arboree secolari che costituivano un bosco a fianco della prestigiosa Villa Montesi, con il suo bellissimo parco), decisi tentare di fare qualcosa per bloccare la devastazione (già molti alberi erano stati abbattuti e in quel polmone di verde già era tracciata una strada sterrata, funzionale a raggiungere un edificio diruto sul quale si riverseranno verosimilmente nuovi interventi urbanistici) e telefonai alla Lega ambiente ed all’Ufficio comunale competente (assessorato al Verde pubblico).

L’associazione ecologista candidamente affermava di non avere nessuna possibilità di intervenire, mancano volontari e strutture, mentre l’impiegato comunale confermava che l’abbattimento degli alberi era stato regolarmente autorizzato: tutto questo senza uno straccio di cartello nella recinzione che informasse dei lavori, delle autorizzazioni. Nulla.

Tentai di smuovere ancora la Lega ambiente invitandola a telefonare, come associazione, a contattare l’assessore Ivo Rossi che io conoscevo come storico ambientalista ma fui subito stoppato: non c’è dialogo mi dissero, Rossi non ci parla più e i rapporti con l’Amministrazione comunale fanno rimpiangere quelli esistenti con la Giunta Destro.

Intanto le motoseghe continuavano a ronzarmi nelle orecchie, qualche ora dopo comparve anche un cartello che giustificava l’abbattimento degli alberi e io come cittadino rimanevo lì, impotente ad assistere allo scempio, mentre Città Giardino, nell’indifferenza generale diventa sempre più piccola.

Sergio Resente, Direttivo CITTADINI ATTIVI, referente per Due Carrare


Il Mattino di Padova, 20.4.2007


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