I simpatizzanti della sinistra seguono con sgomento il comportamento del governo Prodi in questi nove mesi di leadership rilevando, a loro giudizio, una serie di errori che minacciano il consenso della base. Non si mettono in dubbio le buone intenzioni del prof. Prodi, ma quello che risulta evidente, sin dall'inizio di guida del Paese, è la debolezza dimostrata con alcuni interventi nei confronti dei poteri forti, come se la sopravvivenza del governo dipendesse dalla loro opposizione.
Anziché chiedere l'appoggio e la collaborazione del sindacato, per portare avanti una vera politica di riforme sociali, si sono prima di tutto assecondate le richieste di interventi economici e fiscali pretese dalla Confindustria. Malgrado la linea preferenziale seguita dal governo ha valutato e valuta il comportamento del leader con sufficienza e come se si trattasse di interventi dovuti.
Mentre gli altri Paesi industrializzati aggiornano i salari dei lavoratori noi assistiamo ad un vergognoso aumento degli stipendi e delle liquidazioni dei burocrati. In pari tempo gli stessi parlamentari pagano in nero i loro collaboratori. E che dire poi dei miglioramenti economici promessi dalla finanziaria? Pochi euro subito assorbiti dall'aumento dei servizi. Siamo arrivati al punto che il ministro Paolo Schioppa ha suggerito ai colleghi ministri di impiegare l'extra gettito nell'aggiornamento tecnologico delle imprese mentre milioni di cittadini debbono sopravvivere con pensioni da fame.
Non meraviglia affatto che questo governo abbia perduto la credibilità di quanti lo hanno votato, prova ne sia che recenti indagini conoscitive sulle intenzioni di voto hanno rilevato il centro-sinistra "in caduta libera".
Mentre la nave affonda i suoi ufficiali si affannano per dar vita ad un nuovo partito di cui, almeno per ora, gli elettori ignorano l'indirizzo.
Elio Andreutto, Cittadini Attivi per la Democrazia e la Giustizia