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n. 1131 del 09/05/2007

CIAMPI, LO STIPENDIO DIMEZZATO E I COSTI DEL COLLE

MILANO - Il Quirinale più costoso dell' Eliseo e di Buckingham Palace? L' ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi replica all' inchiesta di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella sui costi del Colle, anticipata ieri dal Corriere della Sera e contenuta nel libro La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili.

Il presidente emerito della Repubblica interviene sulla gestione finanziaria del Quirinale durante il suo settennato, sottolineando che «per quanto mi riguarda personalmente dagli stessi dati pubblicati risulta che il compenso annuo del presidente della Repubblica nel corso degli ultimi dieci anni è rimasto invariato in termini nominali e si è ridotto di quasi la metà in termini effettivi essendo stato sottoposto dal 1996, per volontà presidenziale - la decisione fu presa dal suo predecessore Oscar Luigi Scalfaro, ndr - , a tassazione (prima era esente)».

Per quanto concerne la gestione delle spese sostenute dal Quirinale, l' ex presidente ricorda le innovazioni da lui introdotte: «Circa i bilanci, da sempre pubblici nel dato complessivo, della Istituzione presidente della Repubblica - ha detto Ciampi - quest' ultima è certamente in grado di fornire ogni ragguaglio, quantitativo e qualitativo, delle voci di spesa e della loro finalità sulla base della documentazione agli atti. Ciò che posso aggiungere è che, nel corso del mio settennato, le procedure di bilancio e di spesa sono state rafforzate sia nella fase decisionale sia in quella di controllo - ha concluso l' ex capo dello Stato - con l' istituzione di un collegio di revisori dei conti composto da personalità indipendenti». -------

È vero: come abbiamo scritto ne La Casta, lo stipendio del capo dello Stato si è di fatto dimezzato dal 1996 grazie all' iniziativa di Oscar Luigi Scalfaro di pagare l' Irpef. Abbiamo scritto pure che «Carlo Azeglio Ciampi scelse di non adeguare mai, nei suoi sette anni, i propri emolumenti». Di più: nutriamo verso l' ex presidente una stima profonda e un affetto quasi filiale. Ma è proprio questo il punto: perfino un galantuomo come Scalfaro e un tenace difensore dei conti pubblici come Ciampi non sono riusciti ad arginare l' aumento smisurato delle spese di una macchina impazzita. E perfino un gentleman d' altri tempi come Giorgio Napolitano non è ancora riuscito che a scalfire il muro di segretezza su un bilancio che in Inghilterra è trasparente addirittura nel rapporto sulle bottiglie in cantina.

I conti, purtroppo, sono lì. Imbarazzanti. Viva Scalfaro! Viva Ciampi! Viva Napolitano! Ma se il Colle costa il quadruplo della monarchia inglese e otto volte più della presidenza della Repubblica tedesca, c' è qualcosa che non va.


Corriere della Sera, 29.4.2007


Paolo Tagliaro © 2003/04 - Tutti i diritti sono riservati