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RASSEGNA STAMPA

n. 1142 del 22/05/2007

INTANTO A GALLIPOLI LA POLIZIA VA A PIEDI

Poche risorse - Volanti azzoppate

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(Antonio Massari) «Centrale chiama Volante 1». «Bzzzz». «Centrale chiama Volante 1!» «Frrr». «Volante 1?». Niente da fare, solo fruscii. Colpa della tramontana: il ripetitore del commissariato di Otranto sta giusto in mezzo a due alberi. Quando spira il vento le foglie disturbano il segnale. Risultato? Per comunicare non resta che il cellulare. I due alberi, di tanto in tanto, li potano. Ma ricrescono. Se qualcuno alzasse l’antenna del ripetitore di qualche metro, però, il problema sarebbe risolto. Anche perché le volanti, per definizione, dovrebbero volare. Raggiungere il luogo dell'emergenza. E poi ripartire. Quando è possibile. Otranto, poche notti fa: «Abbiamo fermato due persone sospette - racconta un poliziotto - e dopo i controlli li abbiamo lasciati andare. Ma quando siamo rientrati in auto, il motore, non dava segni di vita. Il collega è uscito, ha aperto il cofano, e per non farsi ascoltare dai due - che ci guardavano incuriositi - mi ha sussurrato: “Batteria scarica. Bisogna spingere”. Indovini chi ci ha dato una spinta? I due che avevamo appena fermato».

Formidabile. "Beh - continua un altro poliziotto - a Taurisano è andata peggio: l'auto s'è fermata durante la processione del santo patrono. Abbiamo dovuto spingerla davanti a mezzo paese". Altro che fiction televisive: così si costruisce l'immagine della Polizia di Stato. Un altro esempio della «logica» applicata alla «sicurezza». Se da San Pietro in Lama, che dista tre chilometri da Lecce, un cittadino chiama il 113 per un’emergenza, gli risponde la polizia stradale di Maglie: 40 km più a sud. Il poliziotto di Maglie, poi, dovrà chiedere l'intervento dei colleghi di Lecce. Se qualcuno invece chiama dalla marina di Tricase, che è sull'Adriatico, gli risponde il commissariato di Gallipoli, che è sullo Jonio. Nel frattempo il cittadino aspetta. E i poliziotti si snervano. «Abbandonati»: è l’aggettivo più usato quando parliamo con gli agenti.

«Siamo periferia della periferia», dice Antonio Ianne, agente delle Volanti di Lecce, sindacalista Silp. Con Caterina Pastore Antonio Vincenti e Giampiero Ancora, da anni, combatte per ottenere mezzi e condizioni di lavoro «normali». Invece Caterina ha un «giubbotto antiproiettile scaduto nel 2003» e le «automobili - dice Vincenti, del commissariato di Nardò - hanno in media 150mila chilometri. Vecchie Punto e una Stilo che entrano ed escono dall’officina. E con quelle si proteggono i portavalori in caso di rapina.

«L’organico - continua Vincenti - è ai minimi termini. La situazione è insostenibile. Eppure siamo in una zona ad alto rischio di mafia: questa è sempre stata una delle roccaforti della Sacra Corona Unita». Non c’è solo il rischio mafia, c’è anche il traffico con l'Albania: «Dal mare - ci dicono - possono passare droga e armi». Eppure, nel commissariato di Otranto, gli agenti adibiti alla frontiera sono solo tre. Anche a Gallipoli, dove la polizia ha a disposizione quattro imbarcazioni, la situazione è imbarazzante. Un poliziotto guarda l'auto civetta. Una Brava del 1999: 240mila chilometri. «Si spegne continuamente». Al porto non va meglio.

I gommoni classe Centauro, prima, montavano tre motori da 250 cavalli. Ora ne montano due. «Consumavano troppo». Il budget è unico: carburante e manutenzione. Quindi bisogna scegliere: alcune imbarcazioni non escono in mare da mesi. Altre escono col contagocce. Meglio risparmiare per l’estate, quando arriveranno frotte di turisti, ma nel frattempo, la costa, rischia di diventare un colabrodo. Cocaina e armi non si fermano certo a Lecce: il problema è nazionale. Eppure: «Quando la costa pullulava di immigrati - dice Ianne - i governi stanziavano fondi e mezzi. Ora invece no».

A giorni, intanto, con l’arrivo dei turisti la popolazione di Otranto passerà da 5mila a 70mila abitanti. Per Gallipoli transiteranno 250mila persone. Crescerà il numero degli spacciatori, delle risse, degli incidenti stradali. L’unica cifra che non cresce è quella dei poliziotti. L’anno scorso per tutta la provincia sono arrivati 5 aggiunti.


La Stampa, 17.5.2007


Paolo Tagliaro © 2003/04 - Tutti i diritti sono riservati