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n. 1198 del 03/07/2007

SITUAZIONE POLITICA DISPERANTE: COME USCIRNE?

A seguire pubblichiamo la nota che ci invia il Sig. Paolo Barbieri da La Spezia. Ai sensi della vigente normativa i contenuti della nota rispecchiano esclusivamente la volontà dello scrivente e non impegnano in alcun modo la Redazione Giornalistica di CITTADINI ATTIVI

_________________________________________________________________________

Pienamente condivisibile la Vs diagnosi sulla situazione della politica nazionale, che va ad aggiungersi alla miriade di drammatiche diagnosi che quotidianamente si rimpallano su tutti i media come, al bar o in ufficio o ai giardini o nella sala di attesa di un qualunque professionista. Talmente scontata che sarebbe opportuno prescinderne e passare subito al seguito. E cioè: come uscirne?

Per me, l'unica via praticabile con buone probabilità di successo in tempi non biblici, è lo strumento costituzionale della "proposta di legge popolare" sostenuta non da 50.000 firme, ma da 5.000.000 di firme onde trasformarlo di fatto, in un referendum propositivo, o meglio, "impositivo" visto il gigantesco sostegno del popolo sovrano, che imporrà ai presidenti delle camere, una discussione in tempi rapidi, e ai parlamentari, un'approvazione conforme alle proposte. Se poi il ns parlamento, decaduto da simbolo alto della ritrovata democrazia a ritrovo per bande, volesse fregare ancora una volta il popolo sovrano così ampiamente e chiaramente schierato, allora la storia dell'origine del "conclave" ci dovrà guidare nelle azioni conseguenti e 100.000 giovani pensionati progressisti sapranno con decisione ed entusiamo sostenere fisicamente e gandianamente la proposta fino all'approvazione.

5.000.000 di firme per un progetto di riforma della Repubblica dal basso, si possono trovare sicuramente tra tutte le associazioni, comitati, congreghe, circoli, mutue, liste civiche, popolo delle primarie, insomma nella parte progressista della società e anche disposte all'autofinanziamento come già dimostrato con le primarie dove si doveva soltanto votare banalmente per Prodi. Cinque milioni per due primi lotti di leggi: uno per le modifiche costituzionali e uno per le altre.

Cinque milioni per ridisegnare il parlamento: monocameralismo abolendo il senato, salvando e di conseguenza rivalutando (per la scomparsa del parco buoi) la figura del senatore a vita, riduzione del numero dei deputati, stipendi come per i membri del parlamento europeo, diaria a piè di lista (ma non a 5 stelle), lo stipendio al portaborse come da contratto ecc.ecc. (alolendo il senato si otterrebbero numerosi vantaggi: riduzione di un terzo. riduzione età media, aumento % femminile, liberazione di palazzi e uffici eliminazione di doppioni con risparmi considerevoli, ecc. ecc.), 5 giorni di lavoro settimanale, 4 in campagna elettorale per un mese.

Cinque milioni per una riforma generale degli apparati e dei codici riguardanti la giustizia e il suo funzionamento. Riforma la cui stesura è da affidare ai giudici che abbiano alle spalle una storia limpida di qualità e di impegno (Vigna, Caselli, Borrelli) e non agli avvocati al soldo di qualsiasi presidente o boss! Avvocati che hanno tutto l'interesse a che l'apparato non funzioni, per arrivare alle prescrizioni e per lucrare sulla lunghezza infinita dei processi.

Cinque milioni per una legge elettorale che funzioni bene: tedesca, francese, spagnola, purchè renda impossibile il controllo del voto da parte del boss, mafioso o politico che sia e che imponga, per cercare l'elezione, il candidato migliore non il più ricco o il più fedele e servile. Ma sopratutto che ponga fine a tutte queste menate infinite e che cancelli quei gruppuscoli dell'1 % capaci solo di succhiare soldi e poltrone con zeppe e ricatti.(per ridurre da subito la possibilità di controlli illeciti basterebbe che le cabine elettorali fossero aperte verso la presidenza, l'elettore coprirebbe col suo corpo il segno, ma non potrebbe usare il telefonino per la foto, ne cambiare scheda.

Cinque milioni per abolire le province da sotto le ambizioni gigantesche e infinite di politici di mezza tacca da sistemare per i lustri a venire!

Cinque milioni per ...ecc. ecc.

Per favore trovate mezzo minuto per dirmi: è una bella utopia, ma impraticabile per questo e quest'altro, così mi metterò l'anima in pace e risparmierò anche la speranza, perchè per me, anche il prossimo sarà un "ENNESIMO VANO TURNO ELETTORALE" da un punto di vista progressista, ovviamente!

Auguri


Paolo Barbieri, La Spezia 5.06.2007


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