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RASSEGNA STAMPA

n. 1256 del 14/07/2007

COSTI DELLA POLITICA, VIA AI TAGLI SPESE RIDOTTE DI 1,3 MILIARDI

Il governo vara il piano. Telefonate via Internet, risparmi su cellulari e auto blu Meno consiglieri per regioni, province e municipi. Saranno chiusi gli enti inutili

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ROMA - Una sforbiciata per la pubblica amministrazione di circa 1,3 miliardi di euro. Meno auto blu, telefonini con il contagocce e telefonate via internet con il sistema voip. Non solo, un comune per essere montano dovrà superare i 600 metri di altitudine. Il ddl antisprechi del ministro dell' Attuazione del Programma Giulio Santagata sui costi della politica, volto a rendere più trasparente la pubblica amministrazione, è stato approvato ieri in Consiglio dei Ministri. I risparmi, ha spiegato Santagata, ammonteranno a «800 milioni per quanto riguarda lo Stato e 500 milioni per gli enti locali». I tagli andranno a colpire indistintamente tutti gli apparati dello Stato, mentre sui tempi dell' entrata in vigore del provvedimento - ha proseguito il ministro - «tutto è legato all' arco temporale in cui i consigli regionali, provinciali e comunali si vanno rinnovando. Ci sono misure che possono essere attivate anche in tempi brevi».

Il testo dovrà ora passare all' esame della Conferenza unificata per poi tornare in Parlamento per la definitiva approvazione. Alcune delle novità più importanti del provvedimento riguardano le telefonate via internet che, a partire dal 1 gennaio 2008, prenderanno il posto di quelle tradizionali, poi i cellulari che verranno dati in dotazione solo per esigenze strettamente di servizio ed i maggiori controlli sui tabulati. Confermato il meccanismo ghigliottina per gli enti pubblici inutili o «doppi» che verranno fusi, trasformati o soppressi con una revisione triennale. Addio inoltre al cumulo di incarichi che possono determinare un conflitto di interessi: in pratica, un' assessore all' urbanistica non potrà più essere titolare di uno studio di architettura nel suo comune o nella sua regione. Il testo approvato non ammetterà più consulenze o incarichi in cda di enti pubblici per parlamentari europei o nazionali. Ed ancora divieto di finanziamenti a partiti e gruppi parlamentari da parte di società concessionarie di pubblici servizi ed eliminazione dei consigli circoscrizionali in comuni con meno di 250 mila abitanti. Ridotti infine del 20% i membri delle assemblee elettive degli enti locali. Mentre sui voli di stato, il governo punta a stanziare 28 milioni, il 40% in meno rispetto alla precedente gestione.

Soddisfatto il Ministro Lanzillotta, che ha lavorato in tandem con regioni e comuni per giungere ad una «intesa politica» che non scontentasse nessuno. Critica invece l' opposizione. Gianni Alemanno (An) bolla il provvedimento come ridicolo perché frammentario, riduttivo ed illusorio. Le comunità montane, che si vedono ridotte del 50% il numero degli amministratori parlano di «provocazione istituzionale» ed annunciano battaglia. La tanto ventilata riduzione dei ministeri entrerà invece in vigore a partire dalla prossima legislatura. «C' è l' impegno politico - spiegano fonti ministeriali - a non ricorrere più a decreti di deroga». (Barbara Millucci)


Corriere della Sera, 14.07.2007


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