CITTADINI ATTIVI
sito ufficiale della libera associazione di liberi cittadini
CITTADINI ATTIVI per la democrazia e la giustizia
CITTADINI ATTIVI: SCRIVICI per dire la tuaPer ricevere le nostre comunicazioni

HOME PAGE

Home

Aggiungi ai preferiti

SOSTIENICI

Modalità di Sostegno

Modulo di Sostegno

VI SEGNALO

» COSTI SPRECHI E PRIVILEGI DELLA POLITICA

» EVASOPOLI

» ''E IO PAGO!'' - L'USO INSANO DEL PUBBLICO DENARO

» ETICA, MORALE E CORRUZIONE NELLA POLITICA

» IL 'LATO OSCURO' DEL PAESE ITALIA

» LA POLITICA ESTERA

» IN DIFESA DEL CITTADINO

» LA POSTA DEI NOSTRI SIMPATIZZANTI

PRESENTAZIONE

Finalità

Statuto

Organizzazione e sedi

NEWS

Editoriali e comunicati

Incontri ed eventi

Calendario
Incontri ed eventi

Rassegna stampa

Notizie dal territorio

DA VEDERE

Archivio foto

Archivio video

Links

CONTATTACI

Scrivici in e-mail

Iscriviti alla newsletter

PRENOTAZIONE AI CONVEGNI

Prenota il tuo posto

Verifica lo stato della richiesta

PER CONOSCERCI MEGLIO

Armando Della Bella

Girotondidelleidee

Mondo Giovani

Marco Bovo

Davide Gobbo

Meno Sprechi Meno Tasse

MODILAUT

Marco Travaglio

Democrazia e Legalità

VISITA ANCHE

Presidenza della Repubblica

Senato della Repubblica

Camera della Repubblica

Comune di Padova

Provincia di Padova

Regione Veneto

Rassegna stampa del Senato

RICERCA

Archivio articoli

editoriale
incontri-eventi
rassegna stampa
archivio foto
archivio video

RICERCA AVANZATA



RASSEGNA STAMPA

n. 1389 del 25/11/2007

TETTO AGLI STIPENDI: TAGLI SOLO A 20

«Derogati» componenti delle authority e organi costituzionali

________________________________________________________________________

ROMA - Due milioni settecentomila euro l' anno. Nella relazione tecnica che accompagna l' emendamento all' articolo della Finanziaria che impone un tetto di 274 mila euro alle retribuzioni dei funzionari pubblici si precisa che questo è un calcolo prudenziale. Ma per quanto grande possa essere la prudenza, l' ordine di grandezza del risparmio per le casse pubbliche sarà più o meno quello. Ossia, due milioni settecentomila euro. Qualcuno dirà: tutto qua, dopo il baccano che si è fatto? Per forza. Esclusi i componenti delle authority. Esclusi i contratti privatistici delle aziende pubbliche e della Rai, almeno quelli stipulati prima del 28 settembre. Esclusi anche gli organi costituzionali.

Alla fine chi ci rimette? In tutto, secondo la relazione della Ragioneria, 45 persone. Otto segretari generali e capi dipartimento dei ministeri, che guadagnerebbero in media 100 mila euro l' anno più del tetto. Dieci capi delle forze armate: 150 mila euro in più. Otto dirigenti «apicali» delle authority (50 mila euro mediamente in più). Quindici «presidenti e dirigenti apicali di enti pubblici, ricerca e università (100 mila in più). E quattro direttori generali delle Agenzie fiscali (altri 100 mila ciascuno mediamente in più). Riducendo gli stipendi di tutti questi al livello di quello del primo presidente della Cassazione, si potrebbero risparmiare, contributi previdenziali compresi, 6.104.200 euro l' anno. Ma dato che è stata introdotta la possibilità per Romano Prodi di fare 25 deroghe, ecco che ad essere colpite nella pubblica amministrazione centrale, a conti fatti, non sarebbero che 20 persone. Doveva essere un massacro di massa, si è ridotto a una piccola crudele decimazione simbolica.

Anche se la rosa dei pallini potrebbe essere un po' più ampia. Per esempio, l' elenco contenuto nella relazione tecnica non menziona i capi di gabinetto, quando è noto che qualcuno di loro ha una retribuzione ben superiore al tetto, come dimostra il caso del sempre citato Vincenzo Fortunato (Infrastrutture). Anche perché i magistrati (amministrativi e non) che collaborano con il governo senza essere stati collocati fuori ruolo possono sommare la retribuzione da magistrato all' indennità da capo di gabinetto e capo dell' ufficio legislativo. E infatti nelle alte burocrazie ministeriali si è sparsa una certa apprensione. Va bene che i tagli si faranno in quattro anni: ogni anno andrà in fumo il 25% della retribuzione eccedente il tetto. Ma nemmeno questo è bastato per addolcire la pillola. Così qualcuno ha anche pronunciato la fatidica parola: dimissioni. Certamente saranno risparmiati il direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli e il Ragioniere generale dello Stato.

Certamente saranno risparmiati anche i vertici delle Forze armate. Ma in base a quali criteri verranno stabilite le altre deroghe, per arrivare al fatidico numero di 25? Soprattutto, come si eviterà il sospetto che le valutazioni di merito c' entrino poco o nulla? Infine: non è che brinderanno pure quelli che guadagnano poco meno di 274 mila euro l' anno, ma il cui stipendio, che verrà salvato, è comunque ingiustificato? (Rizzo Sergio)


Corriere della Sera, 20.11.2007


Paolo Tagliaro © 2003/04 - Tutti i diritti sono riservati