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n. 1671 del 21/10/2008

VADEMECUM DI UN CANDIDATO

Se io mi candidassi alla carica di Deputato o Senatore della Repubblica? Ve lo siete mai chiesto? Come vi comportereste? Volete sapere cosa farei io?

Innanzitutto prenderei questa carica sul serio, molto sul serio, tanto da considerarla una missione e quindi, ne consegue che mi considererei al servizio dei cittadini.

Vorrei percepire lo stesso stipendio di un operaio per comprenderne le difficoltà. Mi imporrei un tetto massimo di 1500 euro mensili nette e mi batterei affinché tutti i miei colleghi facessero altrettanto. In caso di spese sostenute durante l’esercizio delle mie funzioni, presenterei la lista per il rimborso, come si fa in ogni azienda.

Frequenterei in caso di necessità le strutture ospedaliere utilizzate dai miei connazionali e non andrei all’estero per curarmi, pur ammettendo tale possibilità per chi non è parlamentare.

Utilizzerei treni e aerei al prezzo più basso possibile, per non pesare eccessivamente sul bilancio dello Stato.

In Parlamento siederei in “religioso silenzio” ad ascoltare ciò che hanno da dire i colleghi, dibatterei, spiegherei le mie ragioni, ma mai mi lascerei andare ad atteggiamenti da stadio (applausi quando cade il governo se io sono all’opposizione, men che meno sputerei in faccia a chi la pensa in modo diverso dal mio, non lo insulterei, ma anzi lo ringrazierei per avermi dato l’opportunità di vedere un altro lato della questione che si sta dibattendo).

Eviterei di fare la “primadonna” in televisione e dedicherei il mio tempo totalmente al bene del Paese. Lascerei i comunicati stampa agli appositi uffici, ma eviterei di mettermi troppo in mostra. Quando si è in televisione si racconta ma non si fa.

Farei la sintesi tra due frasi: “farsi prossimo, partendo dagli ultimi” (Card. Carlo Maria Martini) e “da ciascuno secondo le proprie possibilità ad ognuno secondo le proprie necessità” (Karl Marx)

Dopo 2 mandati abbandonerei la politica per dare ad altri la possibilità di servire il nostro Paese

Mi batterei affinché in caso di elezioni anticipate nessun parlamentare potesse ripresentarsi.

Abolirei tutti i privilegi

Credete sia impossibile? Io no, basta volerlo….

Ps: qualcuno deve avermi letto nel pensiero.


Fabrizio Dalla Villa, Villasanta (MI)


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