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RASSEGNA STAMPA

n. 1675 del 18/01/2009

CONSIGLIO REGIONALE, COSIMO SILVESTRO SI AUTOSOSPENDE DA ITALIA DEI VALORI

Auto blu all'amico dei clan, indaga la Procura - I magistrati aprono un'inchiesta sulla vicenda dell'auto blu guidata da un imprenditore dalle amicizie pericolose

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NAPOLI — Tutti i badge oggi in uso per accedere agli uffici del consiglio regionale (foto) saranno disabilitati. Ne saranno distribuiti di nuovi solo agli addetti ai lavori: consiglieri, dipendenti e «altri soggetti contrattualizzati per effetto di specifiche norme regionali, ad esempio gli addetti alla comunicazione e gli assistenti dei consiglieri». Lo rende noto il portavoce della presidente Sandra Lonardo Mastella. Dopo la denuncia del Corriere del Mezzogiorno arriva dunque il giro di vite: i collaboratori privati dei consiglieri, come Ciro Campana, considerato dagli investigatori vicino ad ambienti camorristici, non potranno più aveve libero accesso agli uffici e muoversi all'interno della struttura regionale. Ciro Campana, sul quale sono in corso indagini da parte del nucleo informativo del gruppo dei carabinieri di Castello di Cisterna, è collaboratore di Cosimo Silvestro, fino a ieri capogruppo di Italia dei Valori in consiglio regionale (si è infatti autosospeso). Silvestro gli ha anche messo a disposizione un'auto blu del consiglio, a bordo della quale Campana è stato controllato dai carabinieri.

In una nota inviata ieri in redazione, il consigliere ha smentito questa circostanza. Eppure quella che pubblichiamo a lato è la lettera autografa, oggi nella disponibilità dei carabinieri, con la quale Silvestro informa il dirigente del settore che Campana, in qualità di suo collaboratore, usa l'auto. Lui stesso ne cita il tipo e la targa. Il consigliere dell'Italia dei Valori ammette invece di avergli consegnato il badge, che l'ufficio di presidenza del consiglio regionale si accinge ora a ritirare: «Effettivamente — scrive Silvestro — il sig. Campana è in possesso di una badge magnetico rilasciato dagli uffici preposti della Regione, in quanto collaboratore esterno della mia segreteria. Ho conosciuto il sig. Campana dopo le elezioni regionali del 2005, in quanto lo stesso aveva riportato oltre 3000 voti, risultando il secondo dei non eletti nella lista di appartenenza. Nulla, invece, posso dire in ordine alle sue presunte frequentazioni, in quanto il mio rapporto con il suddetto è sempre stato esclusivamente di natura politica». Sempre a proposito dei badge, la presidenza del consiglio rende noto che « già in data 17 luglio 2008, facendo seguito ad un esposto scritto, con una nota all'allora dirigente del Personale, aveva invitato il settore a ‘'voler disporre una ricognizione effettiva dei badge per l'accesso alla struttura consiliare, atteso che il titolo d'ingresso risulterebbe rilasciato anche a persone estranee al consiglio''. Giorni fa — è scritto ancora nella nota —, nel corso della riunione dell'ufficio di presidenza, si è provveduto ad investire del problema il dirigente di settore. Si stanno perciò valutando le modalità per disabilitare tutti i badge attualmente in uso». Sulla vicenda dell'auto e del badge, dopo quelli del nucleo informativo, che si occupano di misure di prevenzione anticamorra, si sono attivati anche i carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna: un'informativa sarà inviata nelle prossime ore alla Procura, sezione reati contro la pubblica amministrazione, coordinata dall'aggiunto Francesco Greco. Spetterà poi al pm delegato formulare le eventuali ipotesi di reato. Ciro Campana, 41 anni, arrestato nel '94 nell'ambito dell'operazione «Picasso» e assolto dopo un tormentato iter giudiziario durato dodici anni, è stato controllato di recente insieme con Carmine e Pietro D'Agostino, ritenuti legati agli ambienti criminali della zona di Pomigliano d'Arco. Imprenditore attivo nel settore della ristorazione (ma non solo), si è buttato più volte nella mischia politica. Nel 2005 si è candidato alla Regione con i Repubblicani di Giuseppe Ossorio, mancando per poco l'elezione. Continua a gravitare nell'orbita del centrosinistra, ma ha avuto una parentesi come assessore nella giunta di centrodestra che ha amministrato Casalnuovo durante il sacco edilizio; giunta decaduta nel dicembre dello scorso anno, quando il consiglio dei ministri, recependo il parere del prefetto Alessandro Pansa, ha sciolto il consiglio comunale. Sulla vicenda Campana è intervenuto il deputato di IdV Francesco Barbato: «La questione morale è una priorità per tutti i partiti, nessuno escluso. Già all'incontro nazionale di Vasto, un mese fa, avevo detto che nell'Idv circolano strane facce e che a costoro non avrei voluto nemmeno stringere una mano. Potremo essere un'alternativa possibile solo se saremo un partito diverso dagli altri, se no perché i cittadini dovrebbero continuare a votarci?». (Titti Beneduce)


Corriere del Mezzogiorno, 31.10.2008


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