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NOTIZIE DAL TERRITORIO

n. 1740 del 29/03/2009

FARE IL PROPRIO COMODO...!

E’ quello che è accaduto alla Regione Veneto (foto). L’ente che, per eccellenza, dovrebbe proteggere il territorio e i suoi abitanti, pare non rispetti le regole. Ormai gli scandali sono all’ordine del giorno e quasi non ci si fa più caso. La Regione ha pensato bene di “adeguarsi”.

In un periodo così difficile, ognuno cerca di barcamenarsi alla meglio. Un tale ragionamento però è comprensibile quando a farlo è il semplice operaio con uno stipendio da fame, la cassa integrazione, la mobilità che incombono come la spada di Damocle, non quando si parla di dirigenti. Invece è proprio così.

I dirigenti della Regione Veneto percepiscono lo stipendio pieno, anche se sono in malattia, al contrario di quanto avviene invece per i semplici dipendenti, con lo stipendio tagliato secondo quanto previsto dal decreto Brunetta. In pratica il decreto prevede che, nei giorni di malattia, il trattamento economico è quello senza indennità ed emolumenti vari: si parte dai quasi 9 euro decurtati al giorno per il livello più basso, 10 euro circa per l’impiegato e ben 77,52 per i dirigenti. Dov’è l’inghippo? Semplice, i signori dirigenti mancano completamente dalla tabella delle decurtazioni, perché a dire della Direzione delle Risorse Umane, non sono veri dipendenti pubblici, ma in aspettativa (quindi con posto fisso garantito), in quanto hanno stipulato con la Regione un contratto privatistico, quindi esenti dal decreto.

Si sono fatti completamente beffa del ministro Brunetta, in questo falsificando le statistiche di coloro che il ministro definisce “i fannulloni”! E' un'indecenza. E chissà che putiferio se fosse poi successo al sud: tutti in massa a criminalizzare.

Non c’è più vergogna, e per noi “CITTADINI ATTIVI” l’indignazione è totale. Come si può sperare di essere credibili e pretendere che i cittadini abbiano fiducia in chi dovrebbe governare? Perché non si rispettano le regole, perché si cerca di fare i furbi, di giocare a guardie e ladri? C’è un’unica differenza: i ladri non sono i semplici cittadini, che al posto di ricevere sono derubati! E non è vero quello che dicono i politici dei piani alti: “La classe politica è diventato un caprio espiatorio per tutto e per tutti”. Ma è così. Non sono i semplici cittadini ad avere stipendi d’oro e privilegi di ogni genere.

Qualcuno ha mai visto un precario salire gratis su un aereo?


Maria Andropoli, Ufficio Stampa CITTADINI ATTIVI


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