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RASSEGNA STAMPA

n. 983 del 15/01/2006

OCCHETTO ATTACCA ANCORA: 'CAMBINO I DIRIGENTI DS'

L'ex segretario del Pds: protervia e arroganza nella Quercia - Il Cantiere alle elezioni nelle diverse liste della sinistra radicale

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Si rende necessario un ripensamento di fondo da cui potrebbe scaturire un Ampio e motivato ricambio della classe dirigente Ds o la formazione di un nuovo partito della sinistra». Achille Occhetto interviene nella Convenzione programmatica del Cantiere di ieri, svoltasi in un'affollatissima sala dell'Hotel Quirinale di Roma, sferrando una dura critica ai Ds per la gestione della vicenda Unipol. Li accusa di «arrogarnza» e «protervia» tondo più dopo l'esperienza di Craxi che «si poteva capire» perché «confidava in una sonta di impunità della classe politica». Ma ribadisce che «la sinistra può e deve rivendicare a testa alta il suo primato morale». E parte proprio da qui per rilanciare ancora una volta l'idea di una lista che unisca la sinistra radicale, per invocare quella Lista Arcobaleno tentato di lanciare la quale ha lavorato per un anno: «Sul piano elettorale il Cantiere ha davanti due opzioni, appoggiare tutte le liste che condividono le idee forza che presentiamo, e formare una lista Arcobaleno di pulizia morale con chi ci sta». Gli risponde il leader dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio che, intervenendo dal palco, assicura la sua intenzione di proporre al Consiglio Naziodale dei Verdi di mettere l'arcobaleno nel simbolo del partito.

Non è la Lista Arcobaleno, però, che d'altra parte é fallita ormai da tempo: si era partiti da un'aggregazione che mettesse insieme tutta la sinistra d'alternativa, dal Prc ai Verdi al Pdci, oltre a spezzoni della società civile, i sindacati, i girotondi, le associazioni. Ma il progetto è naufragato, prima davanti all'indisponibilità del Prc, poi di fronte alle perplessìtà dei Verdi e alla buìera nel Pdci dopo che Armando Cossutta si era detto pronto a rinunciare al simbolo della falce e martello per dar vita a questa lista. Adesso, r1mane la lista dei "piccoli" al Senato voluta da Romano Prodi per permettere ai "partititni" di superare lo sbamanento previsto dalla nuova legge elettorale, nella quale confluiranno sia Verdi che Pdci. Mentre alla Camera evidentemente a questo punto ognuno andrà da solo.

A questo punto, dunque, per il gruppo del Cantiere inizia il gioco delle candidature. Con i Verdi dovrebbe andare Tana De Zulueta, e forse anche Elio Veltri. Antonello Falomi verrebbe candidato dal Prc con l'impegno di lavorare al progetto politico di costruzione della sezione italiana della sinistra europea.

Resta l'incognita di cosa farà Occhetto, che potrebbe anche decidere di rilevare il seggio al Parlamento europeo di Di Pietro, che si candiderà alla Camera. Spiega: «Dovrebbe essere proprio Prodi a chiamarmi per chiedermi di fare una lista delle formazioni di sinistra minori. Non c'è un problema di candidature, ma semmai di rilanciare la battaglia politica del centrosinistra».

Da registrare che ieri durante la Conferenza un attacco in piena regola ai Ds é stato lanciato da MARCO TRAVAGLIO. «Berlusconi ha fatto uno splendido autogol contro oppositori che non se lo meritavano», ha detto il giomalista partendo da questo presupposto, per criticare molti dei comportamenti dei Ds, dal fatto che «in un altro Paese» i vertici del partito si sarebbero dimessi, al fatto che la Quercia ha preferito parlare della fuga delle notizie e non delle notizie. Secondo Travaglio ci sarebbero stati conti in svizzera di Greganti e di Cesare De Piccoli. E ha denunciato l'acquisizione nel partito di Carmelo Conte, che sarebbe imputato per associazione mafiosa. E ribadendo che «è grave quello che Fassino tace nella telefonata con Consorte», ha esortato D'Alema a rendere note tutte le sue telefonate con Consorte «prima che il quotidiano di casa Berlusconi le pubblichi il giomo prima delle elezioni».


L'Uinita, 15.1.2006


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