TRASPARENZA: UN DOVERE AMMINISTRATIVO
Di Armando Della Bella (del 10/07/2008 @ 17:47:43, in Pubblica Amministrazione, linkato 1921 volte)

Finalmente! Bene ha fatto il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta ad avviare la cosiddetta ”Operazione Trasparenza” con la pubblicazione, in internet, di tutte le “consulenze” degli Enti Pubblici che operano sul territorio, trasparenza che da tempo noi “CITTADINI ATTIVI” chiediamo, non solo nella pubblica amministrazione, ma anche nei partiti, in quanto entità riceventi il rimborso elettorale (finanziamento pubblico) che ammonta a circa 200 miliardi del vecchio conio all’anno - per un totale di circa 1000 miliardi di lire (!) - per una legislatura, intera od interrotta che sia.

Non capisco perciò la perplessità di quei Sindaci, Presidenti di Provincia o Governatori che oggi si oppongono alla nostra proposta di avviare commissioni bypartisan di verifica e controllo delle spese in consulenze esterne effettuate durante le ultime amministrazioni. E’ un dovere istituzionale verso il cittadino, ora sempre più in difficoltà a raggiungere la fine del mese, che ha il diritto di sapere come viene impiegato il suo denaro, ed ogni Amministrazione si deve sentire onorata nel poter dimostrare di saperlo fare al meglio.

L’importante non è vedere chi più spende ma chi spende meglio senza ridurre i servizi sociali ai cittadini o aumentare loro le tasse, senza dover, per esempio, asfaltare il verde pubblico a nuovi parcheggi solo per rimpinguare le “casse” del Comune.

I politici si affannano a precisare che non erano “consulenze” ma solo “collaborazioni”, “incarichi”, “assegnazioni” od altro, operando così un sottile distinguo che serve solo a confondere le idee al povero cittadino. In realtà si è speso denaro pubblico per incarichi esterni forse non valorizzando opportunamente la professionalità delle migliaia di pubblici dipendenti, in gran parte dotati di grande dedizione e voglia di fare.

Quale criterio adottare per valutare con imparzialità le spese effettuate? Noi proponiamo che, oltre agli importi, si rendano pubbliche, al singolo cittadino, anche le relazioni redatte a consuntivo di ogni singolo impegno di spesa. Il cittadino avrà così modo di verificarne i risultati sul territorio e si sentirà responsabilizzato nel pagare le tasse. La pubblica Amministrazione, invece, si sentirà stimolata nel gestire con responsabilità ed al meglio il frutto della quotidiana fatica dei suoi concittadini.