NON SO SE SIAMO ANCORA CAPACI DI INDIGNARCI...
Di Sergio Resente (del 23/04/2009 @ 02:03:52, in Sprechi e Privilegi, linkato 2680 volte)

Non so se siamo ancora capaci di indignarci, talmente siamo assuefatti alla falsità della stampa e della televisione in mano a giornalisti prezzolati (Grillo è incomparabile nel suo blog quando parla di “tentazione di lasciarsi andare un po’ da questa deriva da fogna, leggere che so, il Giornale , Libero o il Foglio, lasciarmi galleggiare in questa m.... informatica, così che potrei anche rilassarmi”), ma la nausea ed un senso di vomito mi viene ancora quando leggo qualche inchiesta di Gianantonio Stella: l’ultima, frutto del lavoro di Flavien Deltort e pubblicata nel Corriere della Sera del 22 aprile, che parla dei nostri Deputati europei, i più pagati ed i più assenteisti.

Neanche il radicale Marco Cappato, pur essendo parlamentare europeo era riuscito ad avere dati sulle presenze dei suoi colleghi parlamentari perché , gli era stato risposto “non esiste nessun alcun documento che riporti il numero totale delle presenze per deputato alle diverse riunioni ufficiali”. La richiesta era stata addirittura respinta dal segretario generale Harald Romer che gli spiegò, come da deputato potesse chiedere solo i suoi. Cappato ha dovuto formalizzare la richiesta in una risoluzione presentata all’Europarlamento che finalmente l’ha approvata a larga maggioranza (355 si, 18 astenuti e 195 contrari, tra i quali tutti i deputati del PDL).La risoluzione, che comunque non avrà seguito, in quanto la legislatura si sta avviando alla sua conclusione, prevedeva la possibilità di avere la disponibilità di informazioni sulle presenze dei parlamentari, con pubblicazione ed accesso al sito web del Parlamento Europeo.

Ma che cosa dicono i documenti ufficiali che, cocciutamente, Delort ha raccolto uno dopo l’altro in questo mare di difficoltà? Dicono esattamente quello che c’era da aspettarsi sui nostri euro deputati, i più pagati , i più assenteisti ed i più fannulloni: fra i primi 100 eurodeputati più presenti a Strasburgo gli italiani sono solo 3, meno di 1/3 dei tedeschi ed inglesi, 1/5 dei polacchi, ma svettano fra gli assenteisti classificandone 10 fra i primi 20.

“Com’è possibile” , si chiede Gianantonio Stella,” che pur avendo l’Italia un decimo dei seggi europei ci ritroviamo con soli sei rappresentanti nella classifica dei 250 più presenti nelle varie commissioni?” “Com’è possibile che abbiamo solo dieci parlamentari fra i primo cento più assidui, quando 17 sono gli spagnoli, 25 gli inglesi e ben 39 i tedeschi?.” Dominiamo invece nelle posizioni di coda, ben 9 fra gli ultimi 21 e ben 37 (metà dei nostri europarlamentari) oltre la 800 esima posizione (sul totale di 921). Oltre il 900° posto troviamo Gianni De Michelis, Cirino Pomicino, Raffaelle lombardo, Alessandra Mussolini ed Umberto Bossi.

L’altra notizia,che fa venire una bile così ,riguarda le indennità dei parlamentari europei. Com’è risaputo, i nostri europarlamentari non sono solo assenteisti e fannulloni, sono anche i più strapagati all’interno del Parlamento Europeo, godono di alte, altissime indennità , che, fortunatamente, dalla prossima legislatura verranno erogate non più dai singoli Stati membri, ma , finalmente, dal Parlamento europeo che ha già fissato un’unica indennità, uguale per tutti i parlamentari, di 7.000 €, in genere, più elevata rispetto a quella finora riconosciuta a tutti i parlamentari, ma decisamente più ridotta per i nostri europarlamentari.

Ebbene sembra proprio - se ne parlava ieri sera su “Exit”- che sia pronta una leggina per riconoscere un’integrazione ai nostri parlamentari per “adeguarli” alle indennità alle indennità percepite dai membri del Parlamento Italiano. Il Paese è in crescita zero, l’economia italiana è quella che più arranca e la più debole nell’area UE, c’è stato il terremoto in Abruzzo che impegnerà risorse fino a raschiare il fondo del nostro disastrato bilancio, però i soldi per i nostri già strapagati parlamentari devono, comunque, saltare fuori.