Immagine
 Convegno organizzato alla sala "Fornace Carotta" (PD) il 31.3.2006... di Cittadini Attivi
 
"
...Il male che facciamo non ci attira tanto odio e persecuzioni quanto le nostre buone qualità...

François de La Rochefoucauld
"
 
\\ CITTADINI ATTIVI : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di Shorsh Surme (del 30/11/2007 @ 04:43:49, in Politica Estera, linkato 1930 volte)

Caro On. D'Alema, nel suo recente viaggio in Turchia in un'intervista con emittente televisiva turca "Canal D" ha dato il suo appoggio al governo di Erdogan e in conseguenza ai generali Turchi che comandano la Turchia di scegliere l'opzione militare nei confronti del Partito dei Lavoratori del Kurdistan della Turchia (PKK).

Lei On. D'Alema, nell'intervista - che è stata riportata sia dei giornali Italiani che della TV curde - ha detto testualmente "la Turchia ha il pieno diritto di avviare le limitate operazioni militari già approvate dal Parlamento dando l'assalto ai campi d'addestramento del Pkk e bombardandoli con aerei ed elicotteri".

On. D'Alema, la sua dichiarazione è molto grave, perché da il diritto a un paese come la Turchia, che continua a reprimere i 17 milioni di Curdi che vivono in quello Stato, di continuare con la sua politica sciovinista nei confronti della popolazione curda, e non solo della Turchia, ma anche nei confronti dei Curdi dell'Iraq, che hanno sempre cercato di mantenere buoni rapporti con la Turchia nonostante le continue minacce ricevute.

On. D'Alema, pochi giorni fa i suoi colleghi del Consiglio d'Europa hanno invitato i esponenti curdi della Turchia come l'ex sindaco di Sur, Abdullah Demirbas, e il sindaco di Diyarbakir, Osman Baydemir, che hanno descritto la pressione politica e la persecuzione giudiziaria a cui sindaci e consigli comunali della regione sono stati sottoposti da parte delle autorità.

Ecco, siamo sinceri, non ci aspettavamo questa sua posizione sia come uomo politico di un paese democratico, sia come presidente di un partito di sinistra, ma soprattutto come Ministro degli Esteri d'Italia.

Articolo (p)Link Commenti Commenti (3)  Storico Storico  Stampa Stampa
 

“Verrà l’inverno del nostro scontento…”: bella vero? Passatemi la battuta cari amici, con l’ammissione che non è roba nostra ma esce dal tenebroso “Riccardo III” di Shakespeare.

Ma perché dovremmo essere scontenti dell’inverno che è alle porte? Semplice, perché siamo condotti male, o se volete, amministrati male. Dove? Dall’alto, dal basso, da destra, da sinistra, il malgoverno è democraticamente trasversale e fa cartello, è un’attività autoreferente, chi vi è impegnato sa benissimo di appartenere ad una razza speciale come i gesuiti o gli astronauti e di conseguenza risponde solo a logiche interne al sistema. E ce li teniamo così come sono. Ma qualcosa, o qualcuno si sta muovendo: con un che di clamoroso, alcune settimane fa è sceso in piazza, prima a Bologna e poi facendo tappa proprio qui ad Este Beppe Grillo con il suo verbo “Reset” che fa spettacolo, come qualunque cosa che avvince, ma non è uno spettacolo.

Forte di un blog in rete fra i più visitati d’Europa, Grillo, dopo anni di lamentele contro i potenti, dopo i teatri (niente televisione, fu esiliato dalla RAI per le sue battute al vetriolo sui socialisti e non lo volle neanche la TV commerciale) e dopo gli spettacoli in piazza a denunciare scandali, ha scelto la piazza politica, o meglio dell’antipolitica. L’assunto è semplice: la politica nuoce ai cittadini e questi se ne devono riappropriare. Come dargli torto? Basterebbe ricordare che quattro o cinque regioni d’Italia sono completamente assoggettate alle mafie, situazione che nessun governo dall’Ottocento in poi è mai riuscito non dico a ribaltare, ma almeno rendere meno cruda nonostante parziali vittorie dello Stato.

Grillo spara a palle incatenate sulle storture e le mostruosità di un Paese grande, moderno e progredito, che si vorrebbe perfino democratico ma i cui abitanti oscillano fra l’imbolsimento, la rassegnazione e un oscuro male di vivere. E allora giù “grillate”. Ma già prima del Vaffa-day, gli addetti ai lavori dall’altra parte si sono aggrappati a due etichette che hanno tentato di cucire frettolosamente sulla schiena di Grillo, qualunquista e comico, comico qualunquista per liquidare il problema e per privarlo di credibilità.

Pennivendoli di scarso talento e politici fegatosi non lo hanno perdonato neanche questa volta, facendo finta di non vedere le piazze gremite dalla nausea popolare. Qualunquista? Ma Grillo parla solo di cose sulle quali è documentatissimo (ad Este, i cementifici) e non necessariamente i bond argentini o le tariffe telefoniche. Non è qualunquismo quello del linguaggio politichese che estenua con promesse mai mantenute e rimane per lo più incomprensibile?

Comico? Ma Grillo ha smesso da un pezzo di far ridere, i suoi attacchi sono serissimi e se vogliamo concedere qualcosa al palcoscenico, bé sì, i suoi paradossi e le sue iperboli fanno sogghignare, ma giusto per non piangere; un comico dovrebbe far divertire cioè secondo etimo, far andare di qua e di là, a spasso, magari fra le nuvole. Grillo tiene i piedi per terra e conduce chi lo segue nel dedalo di vicoli bui in cui ogni onore si è perso, dove accade di tutto, dove il potere si accoppia nei modi più imbarazzanti, senza pudore, dove malgoverno fa rima con malaffare. Anche se non pare (eccola, la rima).

Comico, dite?

( da "Celeste", ottobre 2007)

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di Shorsh Surme (del 14/11/2007 @ 04:19:31, in Politica Estera, linkato 2016 volte)

La decisione del parlamento Turco di invadere il territorio del Kurdistan dell'Iraq è una decisione molto grave in quanto viene calpestata la sovranità della regione del Kurdistan che è parte integrante della Repubblica Federale Irachena. Bisogna dire che la Turchia non è nuova a queste iniziative. Dal 1992 ad oggi il governo di Ankara ha oltrepassato per ben 42 volte il confine con il Kurdistan, ma purtroppo questo dato è rimasto sotto il totale silenzio.

I dirigenti Turchi, e in primis i generali, con questo gesto non fanno altro che spaventare la popolazione locale curdo- irachena, ma soprattutto destabilizzano la situazione politica in Kurdistan che rimane l'unica zona sicura in tutto l'Iraq coinvolto sia dalla guerra settaria tra gli Sciiti e i Sunniti sia dal terrorismo internazionale. I membri del PKK girano a 360° gradi tra il confine del Kurdistan dell'Iran, del Kurdistan dell'Iraq e del Kurdistan della Turchia facendo la guerra partigiana. Una guerra imposta dal governo turco da più di ottant'anni a una popolazione di 16 milioni di Curdi che vivono in Turchia.

La costruzione della Turchia moderna, attuata da Mustafa Kemal Ataturk, ha sempre visto nell'esistenza dei Curdi un pericolo gravissimo ed un serio ostacolo alla omogeneizzazione della patria. I Curdi sono stati visti come elemento orientale, quindi reazionario e contrastante con i processo di civilizzazione occidentalizzante.

Del resto in Turchia il nazionalismo è fortissimo: ogni giorno la scuola inizia con l'alza bandiera, l'inno nazionale e con continui richiami alla patria e al dovere di servirla. Ed è severamente vietato anche solo citare la parola Kurdistan. Infatti, in continuazione vengono processati scrittori, intellettuali e giornalisti sia Curdi e Turchi perche osano adoperare la parola Kurdistan nei loro scritti.

Si sperava che con le vittoria dell'AKP, il partito di Erdogan, nelle ultime elezioni in Turchia, si arrivasse ad una soluzione politica alla questione curda in quel Paese. I governi che occupano il Kurdistan non hanno mai cercato di trovare una soluzione politica e pacifica alla questione curda e, al contrario, hanno firmato accordi per reprimere il popolo curdo. Il fatto che ora una parte del grande Kurdistan - quella irachena - abbia trovato la libertà dopo anni di massacri e genocidi, non è mai stato digerito non solo dai governanti di Ankara ma anche dall'Iran e dalla Siria. Il presidente di quest'ultima è volato in Turchia nei giorni scorsi per esprimere il suo appoggio alla decisione turca.

Con questa azione il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan sta sfidando gli Stati Uniti e l'Unione Europea, per la quale il responsabile per la politica estera e di sicurezza della UE Javier Solana aveva messo da parte i toni classici della diplomazia per lanciare un duro monito alla Turchia: "si astenga da ogni incursione militare nel nord dell'Iraq per combattere i ribelli curdi... Ogni possibilità di complicare ancora più la situazione della sicurezza in Iraq non dovrebbe essere accolta positivamente ed è quindi questo il messaggio che mandiamo ai nostri amici turchi".

Non dimentichiamo anche che gli imprenditori stanno guadagnando in questo momento milioni di dollari proprio grazie al governo regionale curdo che sta investendo per la ricostruzione del Kurdistan dell'Iraq e con una simile azione anche loro giustamente possono rivedere la loro posizione nei confronti della Turchia. Per quest'ultima sarebbe un'ingente perdita dal punto di vista economico.

Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 

Illustre Signor Presidente,

è davvero con molta tristezza nel cuore che mi accingo a vergare questa lettera, la stesura della quale mi costa davvero molta fatica: diverse settimane ho atteso prima di decidermi a scriverLe, perché combattuto era il mio animo epperò una voce interiore mi diceva che non vi dovevo rinunciare, memore anche di quella frase che ai tempi del liceo mi disse un vecchio preside dall’alta statura morale e che per me è diventata regola di vita: “Amicus Plato, sed magis amica veritas”.

Il gesto che mi accingo a compiere non è frutto di reazione immediata o vuota protesta, ma di ponderata e davvero sofferta riflessione: non potevo esimermi dal compierlo nelle Sue mani in quanto “Capo dello Stato” (Art. 87 della Costituzione) e l’attendere ancora mi avrebbe procurato ancor più sofferenza interiore di quanto da diverso tempo non provi. Oggi in Italia “Tutto è perduto, anche l’onore”: a leggere il libro bellissimo e puntuale di Gian Antonio Stella La Casta, da poco uscito, è davvero aumentata ancor di più la mia indignazione morale già notevole prima. Basterebbe solo un fatto per fare impallidire ogni persona che credesse ancora nella Politica: come vede uso la maiuscola, riferendomi però al passato e pensando a uomini quali Giorgio La Pira o Enrico Berlinguer. Racconta il giornalista che a marzo 2007 “Alla Camera su 629 collaboratori ufficiali quelli regolarmente assunti erano solo 54: tutti gli altri erano pagati in nero.” (pag. 15) Proprio nel “Tempio” laico per eccellenza dove “Ogni membro rappresenta la Nazione” (Art. 67 della Costituzione) e vengono scritte le Leggi, le medesime senza pudore alcuno sono violate: perché penso che Lei sarà d’accordo con me nel ritenere la retribuzione in nero non certo rispettosa della Legge! Ma l’esempio non dovrebbe venire da chi è rivestito di alta funzione e dovrebbe intendere la Politica come servizio verso il prossimo? Scriveva La Pira (certo Lei Signor Presidente è a conoscenza che su di Lui è in corso il processo di Beatificazione: quale abissale distanza con la politica di oggi……) a proposito dell’impegno politico: “La sola metodologia di vittoria è la rinuncia a se stessi, il distacco radicale dalla propria piccola sfera, l’apertura (come conseguenza di questo distacco e di questo taglio) alla sfera mondiale di Dio: gli strumenti che suggerisce l’ambizione, la colpa, la meschinità, sono strumenti radicalmente privi di efficacia politica.” Uno può anche essere non credente, come chi Le scrive, ma queste parole sono di una bellezza e autenticità unica.

Oggi invece la Politica ha abbandonato ogni ideale ed è diventata meschino gioco di potere, intrallazzo: chi ha approvato leggi a proprio uso e chi ha bellamente detto “Siamo padroni di una banca” dimenticandosi totalmente dei poveri che certo padroni di banche non sono!!! Eppure “Deposuit potentes de sede, et exaltavit humiles. Esurientes implevit bonis, et divites dimisit inanes.” recita il Magnificat. Quanto lontane e dimenticate queste parole del grande Berlinguer a Lei certo caro: “I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai-Tv, alcuni grandi giornali…” (da La Repubblica, 28 luglio 1981). Sembrano scritte in questi tragici e tristi giorni: e certo quella grande figura presto dimenticata oggi “si rivolterà nella tomba”!!!

Quindi, Illustre Signor Presidente, io non mi sento più nel profondo della mia coscienza di andare a votare: ho iniziato a farlo dalle recenti Amministrative e con questa lettera restituisco a Lei, massima Autorità della Nazione, il mio certificato elettorale, nel contempo riflettendo se non sia anche il caso che mi dimetta da cittadino italiano, tanto è il senso di sconforto, e mi perdoni, ma di vero e proprio schifo che oggi provo per la situazione nella quale è caduta la nostra Patria! Se non avessi ancora il mio amato e anziano padre di certo già sarei emigrato.

Ma allora perché sono morti coloro che hanno lottato nella Resistenza? Io bene spesso leggo le loro lettere: a paragone delle varie dichiarazioni dei politici attuali sono oro rispetto ad ammuffito rame.

Mi perdoni Illustre Signor Presidente se Le ho rubato del tempo: ma forse questa Lei neppure la leggerà, come del resto purtroppo fanno tutti i deputati che pure hanno una casella di posta elettronica….. Giovanni XXIII soleva ripetere: “La cortesia è un ramo della carità”. Ma ovviamente queste grandi figure non interessano a nessuno oggi in questa Italia malata e il loro insegnamento è “Canna sbattuta dal vento”. Sì, Illustre Signor Presidente, io davvero mi vergogno oggi di essere italiano.

Con i più cordiali saluti. Pax et bonum.

Articolo (p)Link Commenti Commenti (9)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Pagine: 1
Ci sono  persone collegate

< dicembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
      
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
         

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Ambiente (5)
Consumatori (2)
Costituzione (1)
Diritti Civili (5)
Economia (2)
Editoriali (1)
Elezioni (2)
Giustizia (1)
Informazione (4)
Infrastrutture (1)
Lavoro (1)
Personaggi (1)
Politica (11)
Politica Estera (11)
Pubblica Amministrazione (3)
Questione Morale (8)
Salute (2)
Sanità (4)
Sicurezza (4)
Sociale (1)
Sprechi e Privilegi (8)
Trasporti (1)

Catalogati per mese:
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024
Dicembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
cheap priligy
27/10/2024 @ 07:59:47
Di Hayley
http://newskirovograd.blogspot.com/
25/06/2024 @ 14:02:28
Di Denese
steamfree
23/06/2024 @ 19:37:54
Di Giuseppe
Air Conditioner Installation
01/01/2024 @ 22:11:40
Di Eric
Solgar vitamins and supplements
30/12/2023 @ 08:36:12
Di Betsey

Titolo
Politica (5)

Le fotografie più cliccate

Titolo
Rispetto al periodo di "Mani Pulite" di oltre quindi anni fa, ritieni che, oggi, nel nostro Paese, il livello di corruzione sia più o meno elevato?

 Sì, nettamente più elevato
 Sì, abbastanza più elevato
 Uguale
 No, leggermente inferiore
 No, decisamente inferiore
 Non esiste la corruzione
 La cosa non mi preoccupa
 Non so fare una valutazione

Titolo

Logo ufficiale

Petizione per l'abbattimento dei costi e dei privilegi della classe politica

Listening...Musica...

Reading...Libri...

 

Damiano Fusaro

Bernardo il figlio della luna

 

Oliviero Beha - Italiopoli

 

 

Carlo Manfio - Frammenti d'amore

 

 

Gian Antonio Stella, Sergio Rizzo - La Casta

 

Elio Veltri, Francesco Paola

Il Governo dei conflitti

 

Roberto Saviano

Gomorra. Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra

 

Gianni Barbacetto, Peter Gomez, Marco Travaglio

Mani Sporche

 

Bruno Tinti - Toghe Rotte

 

Gian Antonio Stella - Avanti Popolo

Watching...Film... 

Al Gore - Una scomoda verità





02/12/2024 @ 11.16.27
script eseguito in 31 ms